“Muore, no… non muore… respira, arranca ma è ancora lì che lotta per sopravvivere”. Intanto non fa nulla. Nel pieno di una crisi, l’attenzione di questa maggioranza è stata quella proteggere il premier dall’essere giudicato in tribunale, mentre l’economia è decisamente ferma, mentre i grandi gruppi fuggono verso l’est, alla ricerca di operai da sfruttare.
Intanto, in Italia non è cambiato nulla. Gli studi di settore sono ancora al loro posto, a soffocare le realtà più piccole, non “congrue”, intanto le aziende chiudono ed i lavoratori rimangono a casa.
In questo mandato politico che assomiglia più ad un funambolo attento a non cadere che a guardare avanti, stanno pagando molti il conto di pochi, in un Paese qualsiasi, un premier del genere si sarebbe già dimesso, per il suo modo di amministrare questo stato, per questa politica fallimentare, mentre gli scandali escono uno dietro l’altro.
Si arranca senza dare soluzioni reali ad un Paese che chiede aiuto. Stacchiamo la spina
[Quanto segue, fonte “Wikipedia” e “la Repubblica”]
Secondo due inchieste de la Repubblica al 24 novembre 2009 le leggi «che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi e le sue società» erano 19:
1.Legge sulle rogatorie internazionali (Legge n. 367/2001): limita l’utilizzabilità delle prove acquisite. Con questa legge i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante, al centro del processo Sme-Ariosto 1 sono stati coperti.
2.Tremonti bis (Legge n. 383/2001, art. 13): abolizione dell’imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni, che in precedenza l’Ulivo aveva abolita per patrimoni fino a 350 milioni di lire.
3.Riforma del diritto societario (D. Lgs. n. 61/2002): depenalizzazione del falso in bilancio che ha consentito a Berlusconi di essere assolto nei processi “All Iberian 2” e “Sme-Ariosto 2” perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”.
4.Legge Cirami sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002): introduzione del “legittimo sospetto” sull’imparzialità del giudice che permette la ricusazione e il trasferimento del processo ad un altro giudice.
5.Finanziaria 2003 (Legge n. 289/2002, art. 9): introduzione di un condono fiscale, di cui hanno beneficiato anche le imprese del gruppo Mediaset.
6.Decreto salva-calcio (Legge n. 27/2003, art. 3): concessione alle società sportive della possibilità di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali. La norma ha trovato applicazione anche all’A.C. Milan.
7.Lodo Schifani (Legge n. 140/2003): introduzione del divieto di sottomissione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica. La legge è dichiarata incostituzionale il 13 gennaio 2004. Fu riapprovato con qualche modifica nel 2008 (vedi punto 16).
8.Lodo Retequattro (Decreto-legge n. 352/2003): ha permesso a Rete 4 di continuare a trasmettere in analogico.
9.Finanziaria 2004 (Legge n. 350/2003, art. 4, comma 153) e Finanziaria 2005 (Legge n. 311/2004, art. 1, comma 246): introduzione di un incentivo statale all’acquisto di un decoder. A beneficiare prevalentemente dell’incentivo è stata la società Solari.com, il principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo Mhp, controllata al 51% da Paolo e Alessia Berlusconi.
10.Legge Gasparri (Legge n. 112/2004): introduzione del sistema integrato delle comunicazioni (SIC) e riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni. Nel 2004 il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo di Silvio Berlusconi fra 1 e 2 miliardi di Euro.
11.Segreto di Stato sull’area denominata “Villa La Certosa” di Punta della Volpe (Olbia)(decreto del Ministro dell’Interno 6 maggio 2004 prot. n. 1004/100 – 1158): l’apposizione del segreto di Stato sulla villa di Berlusconi impedì le ispezioni disposte dal Tribunale di Tempio Pausania nell’ambito di un’indagine penale per violazione delle normative in materia edilizia ed ambientale.
12.Estensione del condono edilizio alle zone protette (Legge n. 308/2004, art. 1 commi 36-39): ammissione delle zone protette tra le aree condonabili, comprese quelle della villa “La Certosa” di proprietà di Berlusconi.
13.Legge ex-Cirielli (Legge n. 251/2005): riduzione della prescrizione, che ha consentito l’estinzione dei processi “Lodo Mondadori”, “Lentini”, “Diritti tv Mediaset” per decorrere dei tempi processuali.
14.Testo unico della previdenza complementare (Decreto Legislativo n. 252/2005): introduzione di una serie di norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale, a beneficio anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi.
15.Legge Pecorella (Legge n. 46/2006), proposta dal parlamentare Gaetano Pecorella, avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l’inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600), bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionale
16.Lodo Alfano (Legge n. 124/2008), riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell’avvocato David Mills in cui Berlusconi era coimputato. Dichiarato incostituzionale il 7 ottobre 2009.
17.Decreto anticrisi (Decreto-legge n. 185/2008, art. 31): abolizione dell’IVA agevolata del 10% sulla pay tv via satellite (dominata da Sky Italia) che ritorna così all’aliquota standard del 20%. Tale operazione di allineamento delle imposte era stata richiesta dalla Commissione europea in seguito ad un reclamo presentato alla commissione stessa. L’iniziativa legislativa ha suscitato nell’opposizione (principalmente per voce di Antonio di Pietro) diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un modo per penalizzare Sky Italia, principale concorrente privato di Mediaset.
18.Acquisto delle proprie azioni (Legge n. 33/2009, art. 7, commi 3-quater e 3-sexies): viene aumentata la soglia di capitale (dal 3% al 5%) che gli azionisti con una partecipazione superiore al 30% possono acquisire senza essere soggetti all’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria; e viene incrementato (dal 10% al 20%) il limite massimo previsto dall’art. 2357 cc. nei confronti delle società per azioni in materia di acquisto di azioni proprie con l’intento di prevedere strumenti di difesa delle società rispetto a possibili manovre speculative (OPA).
19.Scudo fiscale (Legge n. 102/2009, art. 13-bis): permette, pagando un’imposta una tantum del 5%, di rimpatriare o regolarizzare le attività finanziarie e patrimoniali frutto di evasione fiscale detenute all’estero.
20.Legittimo impedimento (Legge n. 51/2010): per 18 mesi il Presidente del Consiglio è legittimamente impedito a comparire in aula di tribunale se impegnato in attività di governo.
21.Liti pendenti col fisco (Legge n. 73/2010): la Mondadori ha utilizzato il provvedimento per chiudere un contenzioso col fisco pendente dal 1991 pagando 8 milioni e 653 mila euro al posto dei 173 milioni pretesi dall’erario.
Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l’altro, l’edificazione di “Costa Turchese”, insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi).