Rovigo – Slittano le nomine del Parco del Delta del Po Veneto


Fumata nera dalla sede del parco del Delta del Po, ad Ariano nel Polesine. È slittata la nomina del presidente dell’ente e dell’esecutivo, al prossimo venerdì 21 dicembre alle 10,30.

Ieri pomeriggio si è tenuto il primo consiglio del Parco, dopo il decreto di commissariamento del 18 novembre scorso, che avrebbe dovuto nominare i suoi rappresentanti, per riprendere in mano il testimone lasciato, obbligatoriamente, in mano al commissario Vitti.

Una seduta più a carattere privato che pubblico. In un’ora mezza, la maggior parte del tempo ha visto i diversi colori politici discutere a porte chiuse, per iniziare a tracciare il futuro del parco, e che ha visto sul tavolo di discussione i segretari provinciali di: Pd, Diego Crivellari, Lega Nord Antonello Contiero, e Psi, Attilio Pezzolato, mentre il Pdl ha visto la presenza di Gennari, Chillemi, Amidei e Ferro.

Alla fine è stata l’ala di centrosinistra dell’ente ad aver chiesto lo slittamento: “Volevamo che si aprisse uno spazio ad una reale condivisione – spiega Crivellari -, serve un confronto tra i rappresentanti dei comuni e le forze politiche, per avviare un tavolo di discussione, per le future strategie del parco”.

Il 2010, insomma, sembra aver insegnato qualcosa: quello di mettere nero su bianco gli obiettivi e raggiungerli, senza sprecare altro tempo e senza ulteriori colpi di scena.

La politica, quindi, ha chiesto un ulteriore sacrificio all’ente: “Per impegnarsi a raggiungere un accordo complessivo ed andare più spediti – come spiegato da Gennari – e non solo sulle nomine. Mi auguro che questo sacrificio possa portare a dei frutti”.

Da oggi si lavorerà a tappe forzate. Tutti gli esponenti politici hanno condiviso una serie di appuntamenti, nella speranza di arrivare al 21 gennaio con un progetto unico.

“Questo documento condiviso da tutte le forze politiche – commenta Contiero – sarà un salto di qualità, che dimostra che tutti i politici in modo unanime vogliono condividere un percorso. La Regione sarà obbligata a convenire ad un documento preparato dal territorio. Da parte mia proporrò al futuro presidente di organizzarci per ospitare l’expo 2015”.

Gennari ha comunque accettato il rinvio, senza troppo entusiasmo: “Usciamo da un momento delicato e criticato, siamo fiduciosi di raggiungere un programma condiviso per un futuro più solido”.

Vitti, oltre ad aver ricordato i fondi messi a disposizione dall’Europa per le aree sotto tutela, ha accettato di tornare: “Nella speranza che queste due settimane siano foriere di buone notizie”.

[articolo di Nicola Cappello su Il resto del Carlino 11 gennaio 2011]

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