La tragedia di un adriese in un unico atto.


-Con le borse sotto gli occhi si appresta a scrivere il post, ripensa alla nottataccia. “Che vincesse uno o l’altro almeno!” Si era detto mentre scrutava le percentuali. Ma nel cuore della notte i dati riportati dal ministero dell’interno avevano fatto cadere ogni sua speranza. Una parola echeggiava nella sua testa, infima, traditrice, il frutto di ogni male del prossimo futuro: Ballottaggio!

Pensava già al domani, pensava ad una giornata di festa da una parte o l’altra. Pensava che comunque ci sarebbe stata qualche polemica, ma tutto sarebbe scemato in pochi giorni. Poi la calma, poi Corso Vittorio Emanuele II non sarebbe più apparso, agli occhi del turista ignaro, una riunione di condominio, dove non è difficile vedere persone contuse a causa di una bolletta della luce, relativa all’illuminazione delle scale, troppo cara. Il mondo sarebbe apparso più rosa, i bambini avrebbero ricominciato a capire le parole degli adulti. Destra, sinistra? Perché è così importante con che mano scriverà il futuro sindaco? Avrebbero smesso di chiedersi i giovani pargoli.

Pensava al “Cessate il Fuoco”, pensava alla pace. Ora solo l’ONU ci potrà aiutare.

Ora si immagina i volti stanchi degli elettori indecisi che verranno tampinati da improvvisati Family Banker della politica che diranno: Investa sul suo Future, investa su di me, come consigliere, non è mica un’obbligazione!

Si immagina le decine di lettere che torneranno come per magia nella cassetta della posta: Caro Concittadino, Caro Amico, Illustrissimo egregio elettore, Salve, Sono pinco palla; mentre pensa a questo osserva il cestino della carta, “già l’immagine di Motti con il Dalai Lama” ridacchia isterico. Immagina i nuovi comizi “Chi verrà stavolta per il PD? Obama?” per il PDL “Berlusconi in persona, accompagnato da Gattuso?”. Gli pare di rivivere un film di Fantozzi.

“Il Corso Vittorio Emanuele ora tornerà essere la prima linea del fronte, due sfidanti agguerriti. Uno alla ricerca di conferme, l’altro dovrà recuperare il gap dei voti. Sarà peggio di prima”.Ora sa cosa scrivere. Sa che commento inserire, ora vuole che la gente sappia cosa pensa di questi prossimi quattordici giorni di fuoco, vuole lasciare un pensiero profondo, qualcosa di suo affinché il popolo adriese possa sentirlo. Le mani si spostano sulla tastiera e comincia:
NNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

-Stremato, privo di forza e di volontà, appena consapevole di quello che accadrà in queste due settimane di guerra, si sente venire meno, ma prima di svenire riesce a digitare le ultime parole-

Cordiali saluti

-Sviene-

-Sipario-

Fine

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