Veneto: Silenzio sul Parco, tre settimane buttate via


Zaia prima nomina i quattro consiglieri e poi tutto tace. Il presidente delle Regione Veneto aveva parlato di un commissariamento lungo un week end, eppure, passate tre settimane, il parco non ha ancora nominato un esecutivo e il suo presidente.

Insomma, tutto continua a rimanere fermo, del piano ambientale del Parco, che tanto ha fatto discutere in questi ultimi mesi, più di questi ultimi anni, c’è un silenzio assordante, del lavoro svolto da tutte le amministrazioni per trovare il punto di accordo sul piano e sulle esigenze delle realtà economiche deltine, nemmeno una mezza parola.

Ed allora ecco che l’ente rimane immobile, come un mammut bloccato nel ghiaccio siberiano.

È evidente che il problema nasce dalla mancanza di un accordo politico. Un accordo che tiene fermi nove comuni, non facendo così una bella figura verso l’altro parco, quello emiliano romagnolo, che, al contrario, sta continuando a lavorare.

L’accordo era semplice. Presidenza al Pdl, vicepresidenza alla Lega Nord ed il carroccio ha sempre ostacolato la decisione di adottare il piano del parco, prima della scadenza del mandato dei quattro consiglieri nominati da Galan.

La “crisi tecnica” sembra ancora lontana dall’essere risolta e si rimane in attesa di vedere, si spera ancora per poco, di capire se Gennari sarà riconfermato o meno.

Tuttavia, è sempre evidente, di come siano stati trattati i nove comuni del delta che nonostante le problematiche sorte, vedi la proposta del piano del parco portotollese, in questo ultimo anno, hanno sempre cercato la via del dialogo per risolvere in via definitiva un’annosa questione.

Dare forma al Parco regionale del Delta del Po Veneto, è più importante di un accordo tra partiti politici. Un ulteriore esempio, senza fare distinzioni di colori, di come la politica sia ben distante dai reali bisogni di una terra, che ancora, fatica a trovare la propria identità. Citando Eddy Boschetti, presidente del wwf di Rovigo, “i parchi regionali sono ostaggi della politica locale”.

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