Ultimamente, nei monitor pubblicitari delle stazioni dei treni c’è una continua rotazione di spot elettorali. Tra tutti, spicca quello del Pdl. È l’unico momento in cui non viene proiettato un filmato, ma solo una immagine fissa che per diversi secondi lancia un semplice messaggio:
“Se vuoi che ti venga restituito l’Imu devi votare Pdl”.
Il centrodestra ha ufficialmente avviato la campagna:
“Compro il tuo voto”.
Almeno Mario Monti, attore improvvisato nel suo spot, dove recita la parte di colui che gioca con i propri nipotini, accenna pure ad un programma di governo.
Il Pdl no. Ha pensato bene, in tempo di crisi, di fare la propria campagna acquisti e non solo facendo rimpatriare Balottelli (manovra che ha portato incredibilmente punti al partito di Berlusconi).
Chiaro, il centrodestra è arrivato alla frutta e si gioca il tutto e per tutto, usando sistemi di dubbia etica. La psicologia, alquanto spicciola, è chiara: sei scontento di aver pagato l’Imu, noi te lo ridiamo indietro se ci voti, tutto il resto non conta, intasca i tuoi soldi e vai in pace.
Insomma, il centrodestra che non ha saputo governare durante la crisi, parlando di “Ristoranti pieni”, torna alla carica, sfruttando il vuoto di memoria degli italiani sulle manovre di Tremonti. Questo grazie anche a Monti che ha spremuto la linfa della popolazione (solo una fascia) ed il Pdl si prepara a comprare gli scontenti.
Il problema è che tanti cascheranno nella trappola Imu e venderanno il loro voto. Una vendita legale ovviamente. Solo che ad essere venduto non sarà solo una preferenza, ma il futuro di una intera nazione.
Come si fa a credere ad una componente politica che ha governato per vent’anni, gestendo male lo Stato?
Monti ha solo completato l’opera dicendo che non c’era altro da fare (eh, le patrimoniale non si poteva, è più semplice spremere sempre i soliti), ma il malessere è nato nel corso degli anni, non solo nel 2012.
Il centrodestra si è vantato di aver tolto l’Ici e su questo continua ancora a fare la propria campagna elettorale, dimenticando di accennare al fatto che hanno tolto una tassa per aggiungerne un’altra. L’Imposta municipale unica (Imu), infatti, è stata ideata ed approvata dal governo Berlusconi con un decreto legislativo del 14 marzo 2011 (anche la Lega diede voto favorevole, con il buon vecchio Bossi) e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 23 marzo dello stesso anno.
Monti ha solo attuato quanto già deciso prima.
Davanti si hanno due scelte: votare in base a quello che si ritiene giusto oppure farsi comprare con la promessa di vederci arrivare un piccolo rimborso.
In caso di dubbi, uno strumento per capire il proprio orientamento politico, può essere questo:
http://politiche2013.voisietequi.it/
In gioco c’è la stabilità del governo futuro, dato che il centrodestra punta a limare lo svantaggio in senato per replicare quanto fatto nel 2008 con la caduta del governo Prodi, grazie a quella maialata di legge elettorale ancora in vigore.
Se questa campagna del centrodestra avrà successo, guadagnando ulteriori punti, non offendiamoci se qualcuno, un domani, ci chiamerà Puttane.