A Milano muore una donna di 49 anni ed una bimba di sette mesi è grave. I media tornano a parlare di meningite e nemmeno di fronte al lutto la voce degli indignati se ne sta zitta, anzi si erge nel web cercando un nemico più palpabile di una malattia: lo straniero.
Polemica sui social
Sì, perché ancora una volta un gruppo di indignati (probabilmente gli stessi che si sono inaspriti per un paio di palme davanti al Duomo di Milano) subito ha iniziato a puntare il dito verso chi arriva dal continente africano.
Il terrore corre sui Twitter
Subito, siti complottisti hanno cavalcato l’onda dell’hashtag (#meningite) e gli utenti rabbiosi hanno condiviso il verbo, proclamando il proprio odio verso i “giornali di regime”, la censura, gli immigrati e i buonisti.

Alcuni “esperti” su Twitter
Quello che emerge è che il virus della stupidità non è letale per il proprio ospite, può continuare a contagiare altri esseri viventi e sono certo che questo porterà l’umanità all’estinzione.

Un altro “esperto”
La logica non esiste e l’intelligenza è un optional
Caro utente. Tu che condividi questi link, tu che contesti le fonti ufficiali ritenendole inaffidabili sei complice della disinformazione. Fai circolare liberamente articoli che non solo non sono firmati (quindi non sai nemmeno chi li abbia scritti), ma che sono inseriti su siti che:
– Ti chiedono soldi per mandare avanti la loro “redazione”.
– Non c’è un nome e cognome (chi gestisce il sito? Dov’è questa redazione? Chi lavora in questa redazione in un sito altervista o blogspot? Chi c’è dietro l’anonimato del blog?).
– Non hanno una firma.
– Non citano fonti, ricerche o qualsiasi cosa che possa confermare quanto ipotizzato.
– Sono comunque pieni di pubblicità.
Questi difensori della verità privi di qualsiasi competenza in materia, diffondono notizie false e tendenziose, convinti ancora che esista un Piano Kalergi o che il Protocollo dei Savi di Sion sia autentico.
Non ti sembra un controsenso? Perché dare credito a una voce anonima o a qualcuno che fa “informazione” per hobby, dotato dello stesso livello culturale di una quaglia?
La chiudo con questo pensiero:
“C’è un culto dell’ignoranza […], e c’è sempre stato. Lo sforzo dell’anti-intellettualismo è stato una traccia costante che si è spinta nella nostra vita politica e culturale, alimentata dalla falsa nozione che la democrazia significhi che “la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza”. (Isaac Asimov)
Buona vita.